
Ivrea, detenuto dà fuoco alla cella nella quale era rinchiuso. Salvato dalla polizia penitenziaria

Avrebbe dato fuoco alla cella nella quale era rinchiuso nel carcere di Ivrea perché, stando a quanto ha sostenuto, non era stato trasferito in un altro istituto di pena come avrebbe richiesto. Un detenuto di origine marocchina, in cella per rapina aggravata, furto, resistenza e altri reati, nel pomeriggio di sabato 4 marzo, ha danneggiato il termosifone della cella usando il fornellino regolarmente detenuto, provocando una fuoriuscita e poi, con un accendino, avrebbe dato fuoco al gas. Il detenuto si è salvato grazie al pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria che lo hanno avvolto in una coperta per soffocare le fiamme che avevano avvolto il corpo dell’uomo.
E’ Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (il sindacato autonomo che rappresenta e tutela gli uomini della polizia penitenziaria) a denunciare pubblicamente l’episodio che evidenzia come “ancora una volta rimane da sottolineare, senza retorica alcuna, come soltanto l’abnegazione e lo spirito di sacrificio degli agenti di polizia penitenziaria che, in un contesto lavorativo connotato da una grave carenza di organico e di mezzi, salvano la vita ai ristretti, per l’ennesima volta la polizia protagonista dell’ennesimo salvataggio anche a rischio della propria incolumità personale”.