
Ivrea, detenuto aggredisce agente di polizia penitenziaria. Il sindacato: “Intervenga il Governo”

Un detenuto ha aggredito un agente di Polizia penitenziaria: è l’ennesimo episodio che accade all’interno del carcere di Ivrea. E l’accaduto è stato subito stigmatizzato dal Sarap, il sindacato autonomo ruolo agenti penitenziari. La violenta aggressione ha avuto luogo lo scorso mercoledì 2 novembre. Al momento della chiusura serale delle celle da parte dell’agente di Polizia Penitenziaria, in servizio presso il primo piano, un detenuto di origine marocchina, giunto nella medesima data presso il carcere eporediese da altro istituto, si è scagliato contro l’agente prendendolo a pugni e sferrandogli in un secondo momento una ginocchiata alla bocca, con l’intento di procurargli danni permanenti.
E’ soltanto grazie al tempestivo intervento del personale in servizio e alcuni detenuti si è evitato il peggio. Il Sarap con il Coordinatore Nazionale Mattia Frau e il Segretario Nazionale Salvatore Fantasia vogliono portare a conoscenza le criticità e le situazioni che ogni giorno vivono sulla propria pelle le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria all’interno delle carceri italiane.
“A oggi nelle carceri – dichiarano – la situazione è fuori controllo pertanto rinnoviamo al nuovo Governo e ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria di intervenire urgentemente in merito a queste situazioni, si inizi a valutare la possibilità di dotare di taser e Body-cam il personale di Polizia Penitenziaria, ma soprattutto delle leggi che puniscano seriamente chi compie questi atti di violenza verso le Forze dell’Ordine. Con la speranza di un cambio di rotta, auguriamo al collega aggredito una pronta guarigione”.