
Ivrea: chiedere la mancia agli automobilisti per la sosta non è reato. Assolti 3 parcheggiatori abusivi

Per i giudici del tribunale di Ivrea Jackson Abebe, 34 anni, Daniel Jude Anuoluwapo, 33, e Samuel Adebanwo, 31 anni, tutti di origine nigeriana non avrebbero fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione. I tre imputati, parcheggiatori abusivi erano stati sorpresi dagli agenti della polizia municipale a chiede un obolo agli automobilisti che parcheggiavano in piazza Rondolino, una delle poche aree eporediese dove non è in vigore la zona blu.
Gli agenti della polizia locali di Ivrea intervennero dopo la denuncia presentata da diversi automobilisti e con l’ausilio delle telecamere ripresero i nigeriani mentre chiedevano la mancia agli automobilisti che parcheggiavano nella piazza.
Piccole mance (spesso date dagli automobilisti per timore che i parcheggiatori abusivi potessero danneggiare le auto) che a fine mese fruttavano quasi 2.500 euro. Il pubblico ministero Alessandro Gallo aveva chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione per tutti e tre gl’imputati, ma i giudici hanno invece accolto la tesi del collegio difensivo (costituito dagli avvocati Anna Zoccali, Pio Coda e Valentino Pascarella) secondo la quale nella realtà non è mai esistita un’organizzazione a delinquere e che l’obolo non si configura come reato d’estorsione. E ancora: fare il parcheggiatore abusivo comporta sanzioni amministrative.
Sulla scorta di queste considerazioni il collegio giudicante ha assolto i tre nigeriani perché il fatto non sussiste. Altri due africani erano stati condannati lo scorso anno nel corso dell’udienza preliminare.
I fatti contestati avevano avuto luogo nel 2014.