
Ivrea: 62enne abusò della figliastra di 7 anni. La sordida vicenda approda nelle aule del tribunale

L’accusa e tra le più infamanti: quella di aver abusato della figliastra di sette anni. Per questa ragione un uomo di 62 anni residente a Cuorgnè è finito alla sbarra in tribunale a Ivrea per violenza sessuale su minore e minacce nei confronti dell’ex compagna. L’orripilante vicenda risale al 2009 e si sarebbe protratta fino al 2012 in un centro urbano del Canavese dove l’ex l’ex compagna dalla quale l’uomo ha avuto un figlio.
E’ qui che l’uomo avrebbe abusato della piccola di sette anni. La pubblica accusa, rappresentata in giudizio del pubblico ministero Chiara Molinari, avrebbe raccolto prove tali da inchiodare l’imputato: stando a quanto sarebbe stato accertato il 62enne avrebbe costretto la povera bimba a subire rapporti orali e continui palpeggiamenti. La vittima denunciò gli abusi soltanto alcuni anni più tardi all’età di 15 anni. Nell’aula del tribunale la vittima ha raccontato nei particolari tutta la sordida vicenda, confermando quanto aveva raccontato nel corso dell’incidente probatorio alla quale era stata sottoposta.
Messo alle strette l’uomo avrebbe minacciato telefonicamente la madre della ragazza. Giovedì 30 maggio in tribunale a Ivrea ha avuto luogo l’udienza presieduta dal collegio giudicante nel corso della quale sono sfilati come testimoni la madre della ragazza, una sua amica, l’ex fidanzato e il medico che visitò all’epoca dei fatti la ragazza all’ospedale Sant’Anna di Torino.
L’udienza è stata aggiornata al giovedì 13 giugno quando in aula ci sarà l’escussione dei testi presentati dalla parte civile.