
In sciopero i dipendenti Amazon. L’assessore al Lavoro Chiorino: “Segnale forte che deve far pensare”

Nella mattinata di oggi, lunedì 22 marzo, sono scesi in sciopero i lavoratori della Logistica degli stabilimenti Amazon di tutta Italia compresi quelli degli stabilimenti di Brandizzo e di Torrazza Piemonte. Il motivo? L’interruzione della contrattazione sindacale con l’azienda sui turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, la clausola sociale e la continuità aziendale in caso di cambi dell’appalto sottoscritto o cambio dei fornitori e la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato e dei lavoratori interinali. Lo sciopero è stato indetto dalla Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che sottolineano come allo sciopero avrebbe aderito il 75% circa dei dipendenti interessati.
“Lo sciopero dei lavoratori Amazon è un segnale forte che deve fare riflettere sulle condizioni di lavoro di tutti coloro, siano essi operai in sede o corrieri sulle strade, che garantiscono al colosso americano Amazon di mantenere il proprio primato, a discapito del nostro tessuto commerciale tradizionale che già con enormi difficoltà cerca di sopravvivere all’urto atomico della pandemia – la dichiarato l’assessore al lavoro Elena Chiorino (Fdi) a commento dello sciopero nazionale di questa mattina -. Mi auguro che l’impegno espresso dalla dirigenza Amazon venga rispettato nei confronti dei propri lavoratori e delle famiglie che rappresentano”.
Anche il consigliere regionale Gianluca Gavazza (Lega Salvini) autotrasportatore da sempre, ha espresso solidarietà ai lavoratori che svolgono attività di corrieri e padroncini per conto del colosso americano: “Conosco bene la situazione è quando si ha come interlocutore un gigante come Amazon è tutto più complicato – spiega – ma è fondamentalmente che venga raggiunto un compromesso tra produttività e benessere dei lavoratori senza dimenticare che alla guida di ogni furgone c’è sempre un essere umano”.