In manette per estorsione a capo ultrà juventino

09/06/2015

Due uomini, uno di 58 anni originario di Riesi (CT) residente a Borgaro Torinese e uno di 56 anni originario di Foggia e residente a San Mauro Torinese sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri del nucleo investigativo e della Compagnia Oltredora di Torino.

L’accusa è quella di estorsione. Le indagini condotte dagli uomini dell’Arma hanno preteso ingenti donne di denaro da una donna, moglie di un uomo con precedenti penali che era già stato arrestato nel novembre del 2014, insieme ad altre 21 persone, nell’ambito di un’operazione di un vasto traffico di droga internazionale. L’uomo era noto per essere il capo carismatico di una frangia ultras della Juventus e che avrebbe trattenuto denaro derivato da un’illecita attività di bagarinaggio di un rilevante numero di abbonamenti acquistati con il denaro dei complici nel traffico di stupefacenti e intestati a prestanome. Gli abbonamenti venivano rivenduti a terzi a prezzi maggiorati.

Il capo della frangia ultras juventina era stato oggetto nel mese di gennaio 2015 di alcune minacce: ignoti avevano lanciato bottiglie incendiarie contro la palestra gestita dall’uomo e incendiato un furgone di proprietà della moglie, titolare di un banco mercatale. Gli investigatori hanno appurato che la donna mentre il marito si trovava in carcere era stata vittima di diversi episodi di estorsione tentata e consumata. Questa mattina le manette sono scattate ai polsi dei due uomini che pretendevano dalla donna la consegna del denaro pattuito con il marito sull’attività di bagarino.

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