
Cuorgnè: il medico Silvia Gambotto nel team dei rotariani partito per assistere i profughi ucraini

È partito questa mattina, sabato 12 marzo, da Settimo Torinese alla volta di Przemysl, la città polacca gemellata con Chivasso che si trova a pochi chilometri dal confine ucraina, il Team dei Rotary Club del Distretto 2031 che comprende buona parte del Piemonte e la Valle d’Aosta. Tutti i club del Distretto, in contato diretto con il Rotary Club Ternopil City dell”Ucraina, si sono attivati immediatamente promuovendo una raccolta fondi per l’acquisto e il trasporto dei farmaci e del materiale ospedaliero richiesti per consegnarli ai rotariani ucraino nel più breve tempo possibile.
Il gruppo di volontari che è partito nella mattinata di oggi, sabato 12 marzo, è composto Carmelo Velardo e Luca Rivoira del Rotary Club Settimo Torinese, Silvia Gambotto, medico pediatra del Rotary Club Cuorgnè Canavese, Donatella Cosentino del Rotary Gattinara e Milly Cometti del Rotary Viverone Lago.
L’augurio per il buon esito della missione umanitaria è rivolto dal Rotary Club Cuorgnè e Canavese a Silvia Gambotto: “Un in bocca al lupo speciale per la nostra Silvia, che si appresta a partire per uno dei campi profughi in Polonia a portare gli aiuti umanitari raccolti dal Distretto Rotary anche grazie all’aiuto del nostro Club, e nel viaggio di ritorno a portare in Italia alcuni rifugiati. Forza Silvia, siamo con voi!”.
Che l’invasione delle truppe russe in Ucraina abbia scatenato in Ucraina un conflitto grave ed impari lo dimostra quanto ha affermato ala Croce Rossa: “Il conflitto in Ucraina si prefigura come una delle più grandi emergenze umanitarie d’Europa negli anni a venire, non solo oggi. L’evacuazione dei civili e i bisogni in generale sono enormi e, probabilmente, cresceranno, sia all’interno che all’esterno dell’Ucraina”. Una visione reale e fosca, ma che nelle ultime ore ha superato le previsioni più negative.
Ma c’è di più: scopo della missione è quello di consegnare i farmaci e i beni di prima necessità e far salire sull’autobus 40 persone tra mamme e bambini, che troveranno una degna accoglienza grazie all’impegno della Protezione Civile.