
Il Governo stanzia i soldi per le periferie disagiate e la Città Metropolitana, invece, esclude il Canavese

I fondi stanziati dalla Città Metropolitana per il recupero dell periferie disagiate? Guarda caso rimangono nelle prima e seconda cintura torinese. Per il Canavese neanche un euro anche se il bando era aperto a tutti comuni che fanno parte delle undici aree omogenee. A usufruire degli stanziamenti saranno i comuni di Nichelino, Collegno, Rivoli, Moncalieri, Collegno, Settimo Torinese, Grugliasco, Beinasco, Orbassano, San Mauro Torinese, Borgaro e Venaria.
Gli altri 301 comuni che avevano partecipato al bando sono rimasti a bocca asciutta e più di un sindaco ha preso carta e penna per scrivere alla neo sindaca di Torino Chiara Appendino per esprimere tutto il disappunto per una disparità di trattamento che appare ingiustificabile. Sulla vicenda è intervenuto anche capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Torino che ha asserito che diventa necessario a questo punto fare in modo di interrompere forzatamente il circolo vizioso secondo il quale è la vicinanza al capoluogo è considerato un privilegio.
E’ sicuro che l’area omogenea 11 del Canavese Occidentale, della quale è portavoce il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno interverrà con forza su questo tema. E’ ormai assodato che i comuni della prima cintura presentano problematiche molto forti nel contesto del disagio, ma bisogna anche tenere conto del fatto che la crisi economica, nell’ultimo decennio, ha accresciuto le problematiche sociali anche nei comuni periferici e se il nuovo corso pentastellato sembra voler proseguire sul solo tracciato dalla precedente amministrazione Fassino, sarà giocoforza far sentire la propria voce anche perché la mancanza dell’ex sindaco della Città Metropolitana Alberto Avetta, comincia a pesare un po’ troppo. I progetti di riqualificazione saranno a breve inviati a Roma dove l’apposita commissione ne vaglierà la fattibilità e il conseguente finanziamento.