
Il calciatore morto in campo aveva una cardiopatia congenita. Nei guai un medico

Per Olga Veglia, il medico che ha effettuato ieri pomeriggio l’autopsia sulla salma di Roberto D’Orlando, il giocatore morto a causa di una crisi cardiaca nel corso di una partita di calcio non ci sono dubbi: l’uomo era affetto da una cardiopatia congenita.
Il medico che aveva rilasciato il certificato di idoneità sportiva, un noto professionista di Settimo Torinese, è stato indagato per omicidio colposo. Roberto D’Orlando, 45 anni, residente a Collegno, era stato colpito da un malore dieci giorni fa, a pochi minuti dalla fine di una partita tra “Gli Amici del Brandizzo”e la “Foglizzese” che militano nel campionato Veterani del Csi di Ivrea. La procura eporediese, dopo aver acquisito il referto dell’esame autoptico ha “scongelato” nella tarda mattinata di oggi il nulla osta per i funerali che lo scorso sabato erano stati bloccati per consentire l’esame autoptico disposto dalla magistratura.
Roberto D’Orlando, artigiano di professione, lascia la moglie e due figli.