
I cinghiali terrorizzano Forno Canavese e i carabinieri sono stati costretti a fare fuoco

Hanno seminato il terrore in mezzo paese percorrendo le strade con corse pazze. Forno Canavese è uno dei comuni alto-canavesani ostaggio dei cinghiali. La proliferazione incontrollata degli ungulati sta diventando un problema che richiede soluzioni urgenti. Della pattuglia di tre cinghiali comparsi in paese nella mattinata di ieri, uno ha cercato di entrare, senza riuscirvi, nel giardino della casa di riposo mentre un altro è, invece, a penetrato nel cimitero cittadino.
Per tutelare l’incolumità degli abitanti, sono dovuti intervenire i carabinieri della vicina stazione di Rivara avvisati da alcuni residenti in preda allo spavento. Gli uomini dell’Arma hanno invitato i cittadini a lasciare il cimitero e hanno tentato di fare in modo che il cinghiale guadagnasse l’uscita, ma quando l’animale si è lanciato al galoppo contro uno dei carabinieri, questi ha estratto la pistola d’ordinanza e ha esploso tre colpi. Il cinghiale ferit, si è repentinamente diretto verso l’uscita seguito dagli altri due ungulati, dileguandosi nei boschi. Nel contempo gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno cercato di individuare il cinghiale ferito nella boscaglia, ma senza successo.
Si ipotizza che il piccolo branco sia sceso a valle spaventato dal fragore causato dalle doppiette dei cacciatori ma potrebbe anche essere che siano entrati in paese spinti dalla fame. In ogni caso il problema è molto sentito anche dagli agricoltori che, sempre più spesso devono fare i conti con le incursioni dei cinghiali affamati che, con le zanne scavano il terreno alla ricerca dei tuberi dei quali si nutrono e rovinano irrimediabilmente le coltivazioni. Un danno che ammonta ogni anno a parecchia centinaia di migliaia di euro che vengono indennizzati con il contagocce e a distanza anche di anni.