
Gran Paradiso: è allarme rosso per lo scioglimento dei ghiacciai perenni a causa del caldo

E’ allarme anche sul Gran Paradiso. Il caldo fuori stagione e l’innalzamento della temperatura anche ad alte quote, stanno provocando il lento ma inarrestabile arretramento dei ghiacciai perenni. E’ il risultato della ricognizione effettuata dagli uoni del Corpo di Sorveglianza del Parco e dagli operatori del Comitato Glaciologico Italiano: gli elementi raccolti dimostrano inequivocabilmente che è in atto un intenso regresso glaciale che sta causando una forte riduzione o estinzione dei ghiacciai di dimensioni minori.
La conseguenza diretta è una rapida trasformazione del paesaggio d’altra montagna. I dati sono impressionanti: i ritiri frontali sono a volte di natura eccezionale: il valore massimo è stato registrato nel ghiacciaio di Money in Val di Cogne che si è “accorciato” di 52 metri ed è diminuito di spessore. Il fenomeno è causato anche dal fatto che la copertura nevosa che rimane sul ghiacciaio al termine della stagione è scarso e, a volte, completamente assente.
Un altro eclatante esempio: il ghiacciaio di Etret, dal 1999 ad oggi ha perso ben 16 metri di spessore e una quantità enorme di acqua. “Da anni seguiamo con attenzione i ghiacciai presenti nel Parco ed il loro arretramento, da porre in relazione al riscaldamento globale di questi ultimi lustri commenta Michele Ottino, direttore del Parco Nazionale del Gran Paradiso -. Queste attività sono utili per monitorare i cambiamenti climatici e comprenderne le cause e sono possibili grazie all’insostituibile lavoro sul campo e di elaborazione dei guardaparco”. Guardaparco che per effettuare le rilevazioni non si muovono più con l’elicottero ma con sci e ramponi da ghiaccio. Un altro segnale negativo da non sottovalutare.