
“Gloria è stata uccisa”: i genitori sono convinti che la figlia sia morta, ma le ricerche proseguono

Marisa Mora ed Ettore Rosboch, gli anziani genitori di Gloria, l’insegnante di sostegno di 49 anni scomparsa da Castellamonte lo scorso 13 gennaio, sono convinti che la figlia non sia più in vita e che sia stata uccisa. C’è chi sostiene che la donna si sia tolta la vita per la vergogna di aver consegnato nelle mani del suo ex allievo Gabriele, 22 anni, 187mila euro (risparmi suoi e dei genitori), e chi è sempre più convinto che sia la vittima di un omicidio. Non c’è trasmissione televisiva o giornale che non abbia pubblicato e passato al setaccio i diari di Gloria (dove annotava con una pazienza da emanuense ogni ora della sia giornata), le e-mail e i messaggi che la professoressa e l’allievo che le aveva prospettato un nuovo futuro da vivere a Cap d’Antibes in Costa Azzurra, si sono scambiati fino a quando, dopo la presunta consegna del denaro, il giovane esuberante, amante dei look originali, si è defilato uscendo dalla vita della donna.
Su questa vicenda complessa indagano due procure; quella di Torino sulla truffa e quella di Ivrea su omicidio a carico d’ignoti. Due inchieste distinte, ma l’attenzione degli investigatori si è appuntata sul denaro: una pista difficile da percorrere, ma che potrebbe offrire nuovi spunti d’indagine. Intanto le ricerche del corpo di Gloria Rosboch non hanno sortito nessun risultato: l’uso dei droni, i sommozzatori che hanno scandagliato il lago di Vidracco, l’esplorazione della fenditura del suolo dove ieri sembrava che un drone avesse individuato qualcosa, non sono servite a nulla. Gloria è svanita nel nulla e le speranze di ritrovarla ancora in vita sono ormai ridotte al lumicino. Ma la svolta potrebbe essere dietro l’angolo.