
Gli infermieri scendono in piazza a Torino: “Ignorati e spremuti. E non ci pagano gli straordinari””.

Centinaia di infermieri in piazza Castello a Torino provenienti da tutta la Regione per rivendicare riconoscimenti e condizioni di lavoro dignitose. Oltre a rivendicare la mancata erogazione delle indennità specifica infermieristica da parte del governo e maggiori fondi per le assunzioni sottolineando come le condizioni di lavoro siano diventate inaccettabili, i rappresentanti del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha incontrato la Giunta Regionale.
“Abbiamo chiesto 10 milioni di euro da destinare al personale infermieristico. L’assessore regionale alla Sanità Icardi, che già si era impegnato per una legge regionale per premiare e valorizzare economicamente gli infermieri e il vicepresidente erano presenti e si sono confrontato con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, attualmente a Roma. Il presidente si è detto favorevole. Martedì incontreremo nuovamente il presidente è l’assessore per vedere se la promessa sin trasforma in fatti concreti”.
Concreto è inoltre l’impegno dell’assessore l’erogazione delle indennità previste per le malattie infettive in tutte le aziende che ancora non lo hanno fatto, come l’erogazione del 50 % degli straordinari che gli infermieri dell’Asl To3 non hanno ricevuto. Un fatto e che potrebbe succedere in altre Asl. Nel cedolino di marzo gli infermieri riceveranno il dovuto.
“La protesta non finisce qui – promette Francesco Coppolella -. Se il governo non darà un segnale e la Regione non farà ciò che ha detto torneremo in piazza e faremo più giornate di sciopero”.