31/10/2021
Cronaca
A Chivasso e Ivrea si celebra il 103° anniversario dell’indipendenza della Polonia
Giovedì 11 novembre ricorrerà il 103° anniversario dell’indipendenza della Polonia e, in vista della ricorrenza, la Comunità Polacca-Ognisko Polskie w Turynie e il Consolato onorario di Polonia in Torino con il sostegno del Consolato Generale di Polonia in Milano, organizzano per sabato 6 novembre le ormai tradizionali celebrazioni alla Mandria di Chivasso e ad Ivrea, alla presenza delle autorità cittadine, di quelle regionali, dei rappresentanti consolari polacchi e delle autorità militari. Il programma delle celebrazioni, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino, prevede la deposizione di una corona di fiori alla lapide dedicata ai soldati polacchi presso il Municipio di Chivasso e l’esecuzione degli inni nazionali polacco e italiano e dell’inno europeo. Seguirà la commemorazione dei soldati polacchi nei cimiteri di Chivasso, della Mandria di Chivasso e di Ivrea. I fiori onoreranno la memoria dei 200 soldati polacchi morti nell’ospedale militare di Ivrea nel 1919 e sepolti nel cimitero cittadino. Sempre sabato 6 novembre, alle 18 nel teatro dell’emittente televisiva torinese Rete 7, si terrà un concerto dedicato alle opere di Ignacy Jan Paderewski, patriota, diplomatico, compositore e pianista, nell’ottantesimo anniversario della sua morte. La soprano Dominika Zamara, accompagnata al piano da Ippazio Ponzetta, proporrà alcuni dei suoi canti. Il concerto sarà trasmesso da Rete 7 in streaming su un canale satellitare.
Domenica 7 novembre a Torino è in programma una Messa bilingue, celebrata alle 10,30 da padre Marian Burniak nella chiesa di San Francesco di Sales nel complesso salesiano del Valdocco, in via Maria Ausiliatrice 32. Alle 16 in piazza Polonia è prevista la deposizione di fiori davanti al monumento ai combattenti del II Corpo d’Armata del Generale Anders. Le cerimonie di Chivasso, Ivrea e Torino sono aperte a tutti i cittadini così come la Messa a Valdocco. Si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.
LO STORICO LEGAME TRA CHIVASSO E LA POLONIA
Torino e il Piemonte hanno con la Polonia un legame storico, nato nell’Ottocento, nel periodo in cui il popolo italiano e quello polacco lottavano per raggiungere l’agognata indipendenza nazionale. Centinaia di polacchi combatterono le guerre risorgimentali italiane, molti dei quali al comando del generale Garibaldi, il quale a sua volta fornì sostegno morale e concreto ai patrioti polacchi che lottavano per sottrarre il loro Paese al dominio russo, a quello austroungarico e a quello prussiano.
Il legame forte fra Torino e la sua provincia e la Polonia si rinsaldò al termine della Prima Guerra Mondiale, quando 22.000 soldati polacchi, precedentemente inquadrati nell’esercito austro-ungarico e catturati dagli italiani durante il conflitto, si arruolarono come volontari nel nuovo esercito che venne costituito per iniziativa del Comitato nazionale polacco. Essi trascorsero un periodo di addestramento alla Mandria di Chivasso e, nel 1919, tornarono in patria per combattere ai confini orientali prima contro gli ucraini e poi contro le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, assicurando così alla Polonia un breve periodo di indipendenza nazionale, che sarebbe però terminato tragicamente nel 1939, con le contemporanee invasioni tedesca e russa seguite allo sciagurato Patto Molotov-Ribbentrop.
A Chivasso, a Ivrea e a Torino sono sepolte le salme di molti dei soldati che non riuscirono a sopravvivere alle malattie contratte durante la prigionia in Italia negli anni che vanno dal 1915 al 1918. Durante l’addestramento alla Mandria le condizioni dei militari polacchi migliorarono notevolmente. Per loro furono organizzate attività di istruzione primaria e professionale, iniziative culturali e sportive. A coordinare tali iniziative fu il Comitato Pro-Polonia, presieduto dall’avvocato Attilio Begey, il quale nel dopoguerra fu nominato Console onorario di Polonia a Torino.
La ricorrenza dell’11 novembre ricorda proprio la riconquista della sovranità nazionale da parte dei polacchi nel 1918, al termine della Grande Guerra. La Comunità polacca di Torino si è invece costituita ufficialmente dopo la Seconda guerra mondiale, quando alcuni ufficiali che avevano combattuto contro i nazifascisti, servendo nel corpo d’armata comandato dal generale Anders, si stabilirono a Torino per completare i loro studi, nell’impossibilità di tornare in una patria che era passata dal giogo nazista a quello sovietico. Gli ufficiali e i militari polacchi rimasti a Torino si laurearono al Politecnico e all’Università e, nel 1948, costituirono ufficialmente l’associazione Ognisko Polskie w Turynie, per mantenere vive le tradizioni nazionali e i legami con la madrepatria. Negli anni ’80, l’associazione organizzò a Torino numerose iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di sostegno al sindacato Solidarność. L’associazione continua a tenere vivi i legami tra la madrepatria e le famiglie dei polacchi che vivono e lavorano a Torino. Corsi di lingua polacca per i bambini e gli adulti (anche italiani), corsi di italiano per coloro che si sono stabiliti da poco a Torino, conferenze e momenti di svago aiutano i polacchi torinesi a sentirsi a casa loro in una città e in un Paese che li hanno sempre stimati e apprezzati. (Immagini di repertorio).
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