
Furto in casa Nedved: confermata la condanna del giardiniere accusato di essere il basista dei ladri
La Corte d’Appello di Torino ha confermato la condanna a 1 anno e 8 mesi per il giardiniere dell’ex centrocampista ceco Pavel Nedved. L’uomo era stato condannato in primo grado dal tribunale di Torino con l’accusa di essere stato il basista del furto compiuto nella casa della Mandria dell’attuale vicepresidente della Juventus e che fruttò ai ladri un bottino oltre 400 mila euro in denaro contante, gioielli e preziosi. Il “colpo” ebbe luogo nel dicembre del 2010.
L’ex giardiniere fu condannato tre anni dopo, nel 2013, a 20 mesi di reclusione perchè secondo la procura di Torino avrebbe agevolato l’entrata dei ladri nella casa mentre il calciatore si trovava in vacanza con la famiglia. L’inchiesta fu condotta dal pm Andrea Padalino.
Nell’ultima udienza, a sorpresa, il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato, ma i giudici hanno deciso diversamente. La villa del dirigente della Juventus si trova all’interno del suggestivo Parco della Mandria.