
Gabriele Defilippi studia Scienze Politiche in carcere. “Così chiedo scusa alla famiglia di Gloria”

Del ragazzo androgino dai mille volti e dalle mille personalità all’apparenza è rimasto ben poco: Gabriele Defilippi, condannato a 30 anni di reclusione per aver ucciso il 16 gennaio 2016 la sua ex insegnante Gloria Rosboch di Castellamonte, non solo ha cambiato aspetto (è dimagrito e veste elegantemente) ma anche, assicura, vita. A vederlo, di primo acchito ci si trova di fronte a un ragazzo dall’aria timida così lontana da quella manipolatrice emersa nel corso delle indagini compiute dalla procura di Ivrea: dopo aver conseguito la maturità in carcere Gabriele Defilippi, che ha 23 anni, si è iscritto al corso di laurea in Scienze politiche avviato di recente nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino nel quale sta scontando la pena alla quale è stato condannato con il rito abbreviato.
Gabriele ha parlato con i giornalisti in occasione della cerimonia di celebrazione dell’istituzione del ventennale dei corsi di laurea di Scienze Politiche e Giurisprudenza.
L’iscrizione a Scienze politiche, ha assicurato è una delle tappe che caratterizzano il suo percorso di un cambiamento iniziato in carcere e che è iniziato con l’abbandono delle maschere con le quali traeva in inganno le sue vittime. “In carcere ho preso coscienza di chi ero e di chi sono – ha detto -. Con lo studio vorrei chiedere scusa alla famiglia Rosboch, anche se so bene che non saranno accettate”. Il sogno di Gabriele? Di prendere la laurea e rifarsi una vita quando uscirà dal carcere. Una nuova vita che sa bene, non cancellerà il passato.