
Furti e rapine in serie a Chivasso: i commercianti chiedono al sindaco Castello più sicurezza

Furti e rapine in serie a Chivasso: i commercianti chiedono al sindaco Castello maggiore sicurezza
Nel contesto di una crescente preoccupazione per la sicurezza, i commercianti di Chivasso, guidati dal presidente dell’Ascom, Carlo Nicosia, hanno rivolto un accorato appello all’amministrazione comunale affinché intraprenda un’azione decisiva contro la recente ondata di furti e rapine. In una lettera dettagliata indirizzata al sindaco Claudio Castello, Nicosia ha delineato una serie di misure proattive per rafforzare la sicurezza pubblica e privata. Tra le richieste principali, figura l’implementazione di un sistema di videosorveglianza pubblica ben pubblicizzato, che funga da deterrente visibile contro le attività criminali. Inoltre, si sollecita il sostegno comunale per l’installazione di sistemi di videosorveglianza privata nei locali commerciali, attraverso contributi finanziari mirati.
La lettera sottolinea anche la necessità di servizi di pattugliamento notturno più efficaci da parte della polizia locale, criticando le iniziative temporanee attuate nei mesi estivi come insufficienti e non allineate con le esigenze di sicurezza dei commercianti. Viene evidenziata l’importanza di interventi mirati per prevenire il bivacco nei punti nevralgici della città e per controllare l’uso improprio di mezzi rapidi come i monopattini, che possono rappresentare un rischio per la sicurezza dei pedoni.
Nicosia conclude la sua comunicazione con un appello urgente per l’adozione di tutte le misure possibili per garantire la tranquillità e la protezione dei commercianti di Chivasso, sottolineando che la sicurezza è un diritto fondamentale e un prerequisito essenziale per il benessere economico e sociale della comunità. La lettera riflette un sentimento condiviso tra i commercianti e serve come un promemoria critico che la sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma una questione che richiede un impegno collettivo e coordinato.