
Finto Maresciallo dei Carabinieri tenta la truffa: allarme a Piverone. Il sindaco: “Segnalate gli episodi sospetti”

Tentativo di truffa telefonica nella mattinata di ieri ai danni di un residente della zona. Un uomo si è spacciato per un Maresciallo dei Carabinieri nel tentativo di raggirare una famiglia locale: è allarme tra i cittadini. Il fatto è avvenuto attraverso una telefonata sospetta al telefono fisso di un’abitazione privata. L’interlocutore, con tono deciso e autorevole, ha dichiarato di appartenere all’Arma e ha tentato – secondo le prime ricostruzioni – di ottenere informazioni sensibili o di indurre la vittima ad aprire la porta di casa.
Intervento immediato dei militari
La prontezza del cittadino nel riconoscere l’anomalia e nel contattare le forze dell’ordine ha permesso un tempestivo intervento. Una pattuglia della Stazione Carabinieri di Azeglio è stata inviata sul posto per effettuare gli opportuni accertamenti e garantire la sicurezza della famiglia coinvolta. L’episodio ha generato preoccupazione nella comunità.
L’invito alla prudenza
I Carabinieri raccomandano la massima cautela, sottolineando che nessun militare opera in borghese senza preavviso e che nessun accesso alle abitazioni viene richiesto senza specifiche ragioni ufficiali. In presenza di comportamenti sospetti o interlocutori non identificabili, è fondamentale non aprire la porta e chiamare immediatamente il 112.
“Non fidatevi di chi si presenta senza uniforme né distintivi, e soprattutto non fornite dati personali al telefono,” ribadiscono dall’Arma.
Il commento del sindaco
Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Piverone, Alessandro Maria Fasolo, che ha voluto ringraziare i Carabinieri per la rapidità e l’efficienza dimostrata: “Ringrazio l’Arma per la collaborazione costante e l’impegno nel contrastare ogni forma di raggiro. Invito tutti i cittadini alla massima attenzione e a non esitare a segnalare qualunque episodio sospetto.”
L’episodio si inserisce in un più ampio quadro di allerta legato ai tentativi di truffa – spesso telefonica o porta a porta – che colpiscono soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione. Le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione il territorio.