
Favria: discariche abusive nelle piazzole e nella boscaglia. E i contribuenti pagano per gl’incivili

Ai margini delle strade e in mezzo alla boscaglia si trova un po’ di tutto: elettrodomestici vetusti, vecchi componenti d’arredo, materassi e cartaccia. Il problema investe tutto il territorio canavesano e quello di Favria non fa eccezione. Glì incivili e i maleducati abbondano e non si curano del fatto che le operazioni di bonica alla fine pesano sulle bollette di chi si comporta come si deve e rispetta le regole. E, a conti fatti, per colpa di qualcuno, pagano tutti.
Ad essere presa di mira in modo particolare dagli incivili è la zona industriale che si estende tra Favria e Busano. Ripulire non basta perchè poche ore il passaggio degli operatori ecologici, col favore delle tenebre, i “soliti ignoti” non esitano ad abbandonare nelle aree pubbliche ogni sorta di rifiuto. Stesso discorso vale per la “Favriasca”, ai confini con il comune di Front.
L’Alto Canavese detiene anche questo triste primato: scoraggiare i maleducati, con impianti di videosorveglianza in grado di scattare “foto-trappola” costa troppo e, alla fine, questo malcostume continua a gravare sulle bollette, sempre più care, dei contribuenti.
La soluzione? Costituire un consorzio tra i comuni maggiormente presi di mira dagli incivili per suddividere le spese di raccolta e smaltimento dei rifiuti abbandonati illecitamente. Un’idea sulla quale le amministrazioni interessate dal fenomeno potrebbero fare qualche seria riflessione.