
Crack Asa: Rostagno scrive ai sindaci dopo la defezione di Pertusio. La parola spetta ad Ambrosini

Se il sindaco di Pertusio Antonio Cresto ha annunciato di voler impugnare in tribunale il Lodo Asa, con la motivazione che gli errori commessi da altri non devono essere pagati dai cittadini, la maggior parte dei comuni è ancora intenzionata a trattare con il commissario straordinario Stefano Ambrosini che si occupa di gestire la liquidazione del fallimento dell’ex consorzio. Nei giorni scorsi il portavoce dell’Area Omogenea del Canavese Occidentale Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo Canavese (il comune che detiene il 22% delle quote consortili) ha inviato ai tre commissari delle tre ex Comunità collinari e sgli altri cinquanta comuni chiedendo di inviargli entro il prossimo lunedì una risposta definitiva in merito alla vicenda ex Asa.
Dopodichè la parola passerà a Stefano Ambrosini: in ballo ci sono 9 milioni di euro che il commissario straordinario ha richiesto agli ex soci del consorzio fallito. Spetterà al liquidatore accettare se accettare la transazione anche in presenza della defezione del comune di Pertusio o di altri eventuali amministrazioni o decidere di passare alla notifica del Lodo. Il che significa che la somma da sborsare salirebbe da 9 a 67 milioni di euro: la somma, cioè, che il collegio arbitrale quantificato per colmare la voragine di bilancio dell’Asa.
In teoria sarebbe possibile continuare la trattativa per la transazione anche il senza il benestare del comune disseziente ma questa, come sottolinea il primo cittadino di Rivarolo Canavese, è una decisione che spetta soltanto al commissario. Di recente Antonio Cresto avrebbe incontrato il portavoce e alcuni colleghi. Pur rimanendo fermo nella sua decisione di fare ricorso, è parso di capire che ci potrebbe essere un tenue margine di trattativa per evitare la frammentazione del fronte si sindaci. “E’ chiaro che, se saremo uniti, come lo eravamo in precedenza sarà tutto più facile – ammette Alberto Rostagno -. In caso contrario ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie azioni e decisioni”.