
Elezioni 2019, il sindaco di Rivarolo Rostagno getta la spugna e annuncia: “Non mi ricandiderò”

“Allo stato attuale delle cose non credo proprio che mi ricandiderò alle prossime elezioni amministrative”. E’ lapidario il sindaco di Rivarolo Canavese alberto rostagno quando gli si pone la domanda se ha intenziuone di ripresentarsi alla competizione elettorale per l’elezioe del nuovo sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. Alberto Rostagno, medico chirurgo di professione glissa quando gli si chiede quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a maturare la decisione di non ripresentare la sua candidatura.
“Si tratta essenzialmente di motivi strettamente personali” risponde. Amministrare un comune appena uscito da un commissariamento non è stata, indubbiamente un’impresa facile. “Se non accade l’imponderabile la decisione che ho assunta è quella definitiva” dichiara. Il suo passo indietro fa prefigurare nuovi scenari nella geopolitica locale: dato quasi per scontata la discesa in campo dell’ex sindaco Fabrizio Bertot per il centrodestra, nel centrosinistra potrebbe emergere, come si vocifera da tempo, la figura dell’attuale vicesindaco Edo Gaetano che in passato ha amministrato la città per due mandati consecutivi.
Il prossimo anno si aprirà all’insegna di una campagna elettorale che si preannuncia incandescente. Ma quale eredità lascerà ai suoi concittadini il sindaco Alberto Rostagno? “Un comune sostanzialmente sano dal punto di vista economico- spiega -. Se consideriamo quanto il commissariamento prefettizio seguito allo scioglimento del consiglio comunale nel 2012 abbia penalizzato la vita economica della città, gli sforzi compiuti per ridare slancio alla città hanno dato i loto frutti. Avremmo voluto fare di più, ma l’aver ereditato una pesante situazione debitoria ha indubbiamente limitato la nostra progettualità. Vorrà dire che le cose saranno più facili per chi subentrerà”.
Le prossime elezioni amministrative potrebbero svolgersi domenica 26 maggio 2019 (eventuali ballottaggi domenica 9 giugno) in coincidenza con le elezioni europee. Ma da qui ad allora chissà quante cose cambieranno. La storia politica dei prossimi mesi è ancora un libro tutto da scrivere.