
E’ morto Massimo Ottolenghi. Fu uno dei protagonisti della Resistenza in Val di Lanzo

Aveva cento anni Massimo Ottolenghi. Lo scrittore e avvocato torinese è mancato ieri nella sua casa torinese, circondato dall’affetto della famiglia. Massimo Ottolenghi (nome di battaglia ‘Bubi’), è stato uno de grandi esponenti della lotta partigiana nelle Valli di Lanzo. Militante nel Partito d’Azione, insieme a Alessandro Galante Garrone, Ada Gobetti e Giorgio Agosti, era stato anche direttore del quotidiano torinese “Giustizia e Libertà”.
Ottolenghi aveva ricevuto, per la sua tenacia e abnegazione, la cittadinanza onoraria dall’Amministrazione comunale di Ala di Stura. E’ stato magistrato e avvocato civilista: in quest’ultimo ruolo aveva preso parte alla liberazione di Carla Ovazza, rapita nel 1974, madre di Alain Elkann e nonna di John e Lapo. Autore di numerosi libri, l’ultimo dei quali è “Ribellarsi è giusto. Il monito di un novantacinquenne alle nuove generazioni”.
Sempre lucido e razionale, Massimo Ottolenghi apparteneva a una generazione che ha fatto dell’antifascismo la sua bandiera. Con lui scompare anche un pezzo importante della storia piemontese e canavesana.