Doppia scossa di terremoto in Valle Orco: paura tra i residenti, nessun danno segnalato
Una mattina di tensione e allerta ha scosso la quiete della Valle Orco, dove oggi, lunedì 14 aprile, due scosse di terremoto sono state chiaramente avvertite dalla popolazione. L’epicentro del sisma è stato localizzato tra i comuni di Sparone e Ribordone, nel cuore del Canavese occidentale, una zona montana solitamente tranquilla ma non nuova ad attività sismica di lieve entità.
La Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato la prima scossa alle 10:02:50, con una magnitudo di 2.0. Poco più di sessanta secondi dopo, alle 10.03.51, è seguita una seconda scossa, più lieve, di magnitudo 1.7. Entrambi i terremoti hanno avuto una profondità di 10 chilometri, classificandosi come eventi superficiali, e per questo particolarmente percepibili anche in assenza di un’elevata magnitudo.
Il sisma è stato avvertito distintamente non solo nei centri prossimi all’epicentro, come Sparone e Ribordone, ma anche in una ventina di comuni limitrofi. Le vibrazioni sono state segnalate a Pont Canavese, Ronco, Locana, Cuorgnè e Alpette, e in località più distanti come Frassinetto, Valperga, Prascorsano, San Colombano Belmonte, Canischio, Chiesanuova, Ingria e Corio. Numerose le telefonate giunte ai centralini di forze dell’ordine, municipi e vigili del fuoco: i cittadini parlano di un tremolio improvviso, accompagnato dal tintinnio di vetri e scricchiolii provenienti dai mobili.
Non si registrano danni a edifici o persone, ma l’evento ha riacceso l’attenzione sul tema della vulnerabilità sismica del Piemonte, spesso considerato erroneamente “immune” a fenomeni di questo tipo. “È importante ricordare che anche le nostre vallate alpine rientrano in una zona a sismicità media. Episodi come quello di oggi, seppur di modesta entità, ci devono far riflettere sulla necessità di una maggiore consapevolezza e prevenzione”, ha commentato un sindaco del territorio.
In risposta all’accaduto, l’Ingv ha avviato un monitoraggio costante dell’area, mentre la Protezione Civile regionale sta valutando possibili azioni di sensibilizzazione, come esercitazioni sismiche nelle scuole e nei luoghi pubblici. Alcuni amministratori locali hanno già proposto incontri informativi sulla gestione del rischio sismico e l’importanza di avere piani di emergenza aggiornati.
La Valle Orco, spesso ricordata per le sue bellezze naturali e la tranquillità dei suoi borghi, ha vissuto un insolito risveglio che ha lasciato il segno, almeno sul piano emotivo. “Per fortuna non ci sono state conseguenze – ha dichiarato un cittadino di Cuorgnè – ma sentire la terra tremare sotto i piedi è sempre un’esperienza che fa pensare. Soprattutto quando accade così vicino a casa”.
Il Canavese torna così a confrontarsi con una realtà naturale spesso sottovalutata. E se oggi la terra ha tremato senza fare male, resta il monito: la prevenzione è l’unico vero scudo contro i rischi della natura.