
“Donzela Guerreira”, emozioni senza confini al Teatrino Civico di Chivasso con il grande teatro brasiliano
La compagnia brasiliana Mundu Rodà di San Paolo si è esibita di fronte a un folto pubblico al Teatrino Civico di Chivasso nella serata di sabato 13 settembre, portando in scena Donzela Guerreira, spettacolo ospitato fuori concorso all’interno di uno dei cinque Festival Internazionali di Teatro più importanti d’Italia. L’evento è stato reso possibile grazie alla fattiva collaborazione tra l’Officina Culturale guidata da Maria Paola Cena (che ha il brand del festival TCC) e il Teatro a Canone presieduto da Luca Vonella in collaborazione con la Uilt (Unione Italiana Libero Teatro) rappresentata in sala dalla presidente piemontese Rina Amato che ha permesso tramite il maestro Eugenio Barba di contattare e ospitare la compagnia brasiliana.
La perfetta fusione tra danza tradizionale brasiliana, musica dal vivo e recitazione ha dato vita a una rappresentazione intensa, capace di conquistare la platea con un impatto visivo ed emotivo di rara potenza. La scelta di mantenere la lingua portoghese ha aggiunto forza e autenticità alla messa in scena, anche se non sempre immediatamente comprensibile: un elemento che non ha però ostacolato la partecipazione emotiva del pubblico, anzi, ne ha rafforzato il coinvolgimento.
“Siamo davvero orgogliosi di ospitare questa compagnia brasiliana – ha commentato al termine dello spettacolo l’assessore alla Cultura e Istruzione di Chivasso, Gianluca Vitale –. La capacità degli attori di trasformare l’espressività fisica in qualcosa di palpabile, la potenza della colonna sonora e l’intuitività della messa in scena sono stati semplicemente stupefacenti. Questa serata ci ha dimostrato come il linguaggio del teatro, pur nascendo da culture diverse, non conosca barriere linguistiche ed espressive”.
Il cuore narrativo dello spettacolo è una leggenda antica e universale: la storia di una giovane donna che, travestita da uomo, parte per la battaglia e finisce per innamorarsi del proprio capitano. Un racconto di coraggio, identità e amore che attraversa secoli e continenti, reinterpretato attraverso una drammaturgia innovativa.
Donzela Guerreira non si limita infatti a narrare una vicenda, ma invita lo spettatore a completarla con la propria sensibilità, aprendo un dialogo diretto sul genere e sull’amore. La ricerca artistica della compagnia ha saputo intrecciare tecniche teatrali e danze tradizionali brasiliane, superando i confini dei linguaggi performativi per restituire un’esperienza immersiva, in cui gesto, parola e musica si fondono in un unico flusso espressivo.
Per il pubblico chivassese è stata un’occasione unica: entrare in contatto con una diversa cultura dello spettacolo, capace di trasmettere energia, emozione e riflessione. Un incontro che ha confermato ancora una volta il valore del Festival come luogo privilegiato di scambio, contaminazione e scoperta artistica.