
Documentazione bovina falsa: il giudice di Aosta ha assolto un veterinario canavesano

E’ stato assolto il veterinario Andrea Piatti residente ad Andrate, indagato dalla procura di Aosta per non aver denunciato la falsificazione del certificati di origine di tre mucche. Indagato anche un allevatore valdostano che aveva somministrato illecitamente ormoni umani si bovini di sua proprietà. In tutto erano state smaltite in modo illecito diciassette carcasse. Nell’udienza svoltasi questa mattina, 11 novembre 2016, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Aosta Davide Paladino ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione Paolo Moussanet di Challand Saint Victor, ha assolto Andrea Piatti e Camillo Pecco di Gressoney, ha accettato quattro patteggiamenti, Gabriele Empererur di Gressan condannato a otto mesi, Albein Bagnod di Challand al quale è stata comminata una pena di otto mesi, Ezio Chabloz di Sarre a 6 mesi e Franca Marcoz di Brissogne a sei mesi. Il procedimento si è concluso con la messa in prova di tre indagati e cinque rinvii a giudizio (Il processo si celebrerà nel prossimo mese di apeile 2017).
L’indagine condotta dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato era iniziativa nel mese di novembre di due anni fa: in un’azienda zootecnica di Nus in Valle d’Aosta, riconducibile all’ex macellaio Guido Chaussod e alla figlia Rita, investigatori e funzionari dell’azienda sanitaria locale scoprirono un’attività di macellazione clandestina sprovvista di requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge e senza alcuna autorizzazione.
Nel corso delle verifiche si scoprì che alcuni bovini di razza piemontese denominata “Blu Belga”, erano divenuti di razza valdostana grazie all’applicazione di marche auricolari e microchip rimossi da bovini autoctoni e macellati. In seguito i capi, falsamente certificati come valdostani, sarebbero stati rivenduti come incroci ad alcuni centri di ingrasso nel Cuneese.