
Depuratore dell’acqua a Chialamberto: la procura di Ivrea chiede il rinvio a giudizio per sette persone

Depuratore dell’acqua a Chialamberto: la procura di Ivrea chiede il rinvio a giudizio per sette persone
La procura di Ivrea ha chiesto il rinvio a giudizio di sette persone coinvolte nella realizzazione del nuovo depuratore di Chialamberto, in Val Grande. Tra gli imputati ci sono l’attuale sindaco Gabriele Castellini, che all’epoca dei fatti era assessore, l’ex sindaco Adriano Bonadè Bottino e l’assessore Alessandra Aimo Bot, difesi dall’avvocato Alberto Griva.
A rispondere delle accuse ci sono anche l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune Alessandro Di Gennaro, assistito dall’avvocato Mauro Bianchetti, e tre dirigenti della Smat, la società che gestisce il servizio idrico integrato: Chiara Manavello e Silvano Iraldo, rappresentati dall’avvocato Gugliemo Guglielmi, e il direttore di Ato3 Roberto Ronco, difeso dall’avvocato Alfredo Caviglione.
L’udienza preliminare è fissata per mercoledì 29 maggio davanti al giudice del tribunale di Ivrea.