
Delitto Rosboch: Gabriele Defilippi condannato a 30 anni di carcere. 19 anni di reclusione per Obert

Gabriele Defilippi, 22 anni, accusato (e reo confesso) di aver ucciso l’ex insegnante di sostegno di Castellamonte Gloria Rosboch di 49 anni, è stato condannato nella mattinata di oggi, venerdì 22 settembre, a trent’anni di carcere, la pena massima prevista dal processo celebrato con rito abbreviato. Il Gup del tribunale di Ivrea, Alessandro Scialabba, ha altresì condannato Roberto Obert, 54 anni, ex complice e amante di Defilippi a 19 anni di carcere. La telefonista Efisia Rossignoli ha patteggiato la pena di anno e 11 mesi mentre la madre di Gabriele, Caterina Abbattista è stata rinviata a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio. Il processo per lei sarà celebrato in sessione ordinaria.
Il Gup ha accolto parzialmente la richiesta della condanna all’ergastolo avanzata dal procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando. Si conclude il processo di primo grado relativo a una macabra e allucinante vicenda che è iniziata con una truffa da 187mila euro e che si è tragicamente conclusa con la morte di una donna di 49 anni, infatuata di un ex allievo che le aveva chiesto di consegnargli i risparmi di una vita per assicurarle una seconda vita insieme a lui in Costa Azzurra. Il cadavere di Gloria Rosboch fu ritrovato seminudo nel pozzetto del percolato dell’ex discarica di Rivara, a pochi chilometri da Castellamonte. Gloria era scomparsa il 13 gennaio 2016 e fu ritrovata il 19 febbraio successivo.
Delusi i genitori della vittima che speravano in un ergastolo mentre l’avvocato Giorgio Piazzese, difensore di Gabriele Defilippi, non fa mistero della sua soddisfazione per aver fatto comprendere al tribunale, come ha dichiarato dopo la sentenza, che Defilippi può essere restituito alla società civile e che merita una seconda opportunità.
Ammettendo che il reo confesso sconti per intero la pena, quando uscirà dal carcere avrà 52 anni e potrà davvero rifarsi una vita: quella vita che invece, con un laccio stretto intorno al collo, l’imputato ha negato alla povera Gloria Rosboch, così candida e così maledettamente sfortunata.