
Danno erariale di 895 mila euro. La Corte dei Conti contesta i maxi stipendi dei manager Gtt e Amiat

Ammonta a ben 895 mila euro il danno erariale ipotizzato dalla procura della Corte dei Conti di Torino in relazione ai “maxi-stipendi” percepiti dagli ex amministratori delegati di Gtt Roberto Barbieri (ora amministratore delegato della Sagat, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Caselle) e di Maurizio Magnabosco, ora presidente dell’Amiat per il periodo dal 2011 al 2013. A giudizio dei giudici della magistratura contabile, i due manager delle due aziende partecipate del Comune, avrebbero ricevuto consulenze per aggirare il «tetto» degli stipendi previsto dalla Finanziaria del 2007, che prevedeva come limite massimo per la retribuzione gli emolumenti del sindaco.
A quel tempo, l’aggiramento di questi limiti aveva scatenato accese battaglie politiche nel consiglio comunale torinese, culminate proprio in un esposto alla Corte dei Conti elaborato dal gruppo consigliare del Pdl che aveva allegato numerosi documenti che facevano riferimenti a precedenti pronunciamenti giudiziari. La procura regionale della Corte dei Conti aveva affidato alla Finanza l’incarico di esaminare la documentazione, che ha portato all’”invito a dedurre” consegnato pochi giorni fa ai manager, a “coloro che hanno disposto l’erogazione delle somme» e alle «persone che hanno omesso i controlli sull’osservanza delle norme di finanza pubblica”.
Secondo i calcoli effettuati dalla procura contabile, Barbieri ha ricevuto 572 mila euro oltre al «tetto» stabilito dalle normative; per Magnabosco, la cifra è 323 mila. I due manager (e tutti gli altri personaggi coinvolti) hanno ora la possibilità di far valere le proprie controdeduzioni attraverso memorie e documentazione da consegnare alla procura della Corte dei Conti.