
Dal 15 febbraio si potrà sciare nelle regioni gialle con l’obbligo di mascherine e distanza

Si avvicina la data del 15 febbraio, giorno nel quale, stando all’ultimo Dpcm potranno riaprire gli impianti sciistici nelle sole zone gialle. A dare il via libera sarebbe stato il Comitato Tecnico Scientifico che ha bocciato, come sottolinea l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza, l’ipotesi formulata dalle Regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto riaprire anche nelle zone arancioni con una capienza ridotta al 50%.
Ma non sarà tutto rose e fiori, come si sarebbe portati a credere. Si dovrà sciare distanziati, con le mascherine Fpp2 e in numero contingentato. Gli operatori della montagna, al di là di ogni altra considerazione, potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo. Certo il danno è fatto ma la riapertura degli impianti potrebbe risollevare, anche se parzialmente, le sorti di un comparto che rischia il completo fallimento.
Tradotto in soldoni, le stazioni sciistiche che potranno riaprire il prossimo 15 febbraio potranno, secondo le stime effettuate, di incassare dal 20 al 30% della stagione invernale consentendo agli operatori di programmare il futuro disponendo della necessaria liquidità economica.
Commenta Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: “Nella riunione di oggi, giovedì 4 febbraio, abbiamo definito criteri chiari per sostenere, con le risorse stanziate nel bilancio regionale, tutto il mondo turistico della neve che in Piemonte è un settore trainante ed irrinunciabile. Spiace tuttavia riscontrare che, nonostante i tanti solleciti e al di là delle dichiarazioni di intenti, da Roma non ci siano ancora certezze su stanziamenti e modalità di ristoro per questo mondo.