
A Cuorgnè un convegno sulla proposta di legge che si propone di semplificare le procedure urbanistiche

Far parlare i professionisti dell’urbanistica per procedere alle modifiche sulla semplificazione delle pratiche con cognizione di causa ascoltando i diretti interessati. È stato questo il leit motiv del convegno organizzato dal consigliere regionale Mauro Fava e che ha avuto luogo alle 16,00 di oggi, mercoledì 12 febbraio negli ampi locali dell’ex Manifattura di Cuorgnè. All’incontro ha partecipato un folto pubblico, composto per la massima parte di ingegneri, geometri e architetti: tutti professionisti che quotidianamente devono fare i conti con un sistema burocratico che rende esasperanti il rilascio delle autorizzazioni.
Sveltire le pratiche nell’osservanza della legge è lo spirito che anima la proposta di legge 70 del 2019. Al convegno, aperto dai saluti del sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto hanno preso parte il consigliere regionale Claudio Leone, l’assessore regionale all’Urbanistica Fabio Carosso e, in qualità di relatori il consigliere dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Torino Stefano Sapienza, il dibattito entrerà nel vivo con i contributi di vari relatori: l’urbanista Giovanni Alifredi, il consigliere dell’Ordine degli architetti di Torino Gabriella Gedda, il membro della Commissione urbanistica ed edilizia Claudio Musumeci e, in rappresentanza del Collegio dei Geometri, Rodolfo Meaglia (vice-presidente per Torino e Provincia), Fabio Sgro (consigliere) e Gianluigi Pagliero (membro del comitato regionale in seno alla Commissione urbanistica del consiglio nazionale geometri). La tavola rotonda è stata moderata dall’avvocato Giovanna Cresto.
Al termine si è svolto un dibattito pubblico nel corso del quale sono stati affrontati i nodi “gordiani” riguardanti la proposta di legge. “Il mio intento è quello di giungere alla definizione di un documento che rappresenti davvero un valido strumento per il settore – ha commentato il consigliere regionale Mauro Fava -. L’incontro con i territori è un momento importante, perché non possiamo più continuare con leggi e provvedimenti calati dall’alto, senza tenere conto delle esigenze locali. È la strada giusta e corretta che ha imboccato sin dall’inizio della sua attività la nuova Giunta regionale, in tutti i settori”.