
Cuorgnè, si dimette la capogruppo di maggioranza Maria Grazia Gazzera dopo la chiusura dell’inchiesta sull’Asl To4
A circa due mesi di distanza dalla conclusione dell’inchiesta sull’Asl To4 da parte della Procura di Ivrea, Maria Grazia Gazzera, consigliere comunale di Cuorgnè e capogruppo di maggioranza, ha rassegnato le proprie dimissioni. A darne notizia è stata la stessa amministrazione comunale cuorgnatese.
Gazzera, indagata nell’ambito dell’inchiesta della Procura eporediese, aveva ricoperto il ruolo di consigliere con delega alle politiche sociali, salute e benessere, inclusione, turismo e sviluppo del territorio. Le dimissioni sono state formalizzate con una comunicazione indirizzata a Palazzo Civico, nella quale la consigliera spiega le ragioni della propria scelta.
«A seguito della vicenda giudiziaria che mi vede coinvolta e nella consapevolezza della mia estraneità ai fatti – scrive Gazzera – in riferimento ai colloqui intercorsi, rassegno le dimissioni dalla carica di cui all’oggetto per poter affrontare con serenità gli eventi che seguiranno, senza che gli stessi possano venire strumentalizzati o abbiano a ledere l’immagine del gruppo consiliare a cui appartengo in vista della prossima tornata elettorale».
Nel corso del prossimo Consiglio comunale, convocato per mercoledì 17 dicembre 2025 alle ore 17, si procederà alla surroga con l’ingresso in Consiglio di Melania Bianchetta. Il sindaco e il gruppo consiliare di maggioranza “Cuorgnè al centro” hanno ringraziato la consigliera uscente «per il lavoro sin qui svolto», augurandole di poter chiarire definitivamente la propria posizione nelle sedi opportune, e hanno dato il benvenuto al nuovo consigliere.
La vicenda ha riacceso il confronto politico in città. Parte delle opposizioni, infatti, aveva già chiesto le dimissioni di Gazzera dalla presidenza della commissione bilancio nell’aprile del 2023, in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta sui concorsi dell’Asl To4. All’epoca, tuttavia, la richiesta era stata respinta dalla maggioranza e dal sindaco, anche perché l’indagine era ancora in corso.
«Le dimissioni da consigliere ci hanno colto di sorpresa, specialmente dopo il tempo trascorso – commenta il gruppo di minoranza di Cuorgnè c’è –. Ad aprile 2023 avevamo richiesto le dimissioni dalla presidenza della commissione consiliare come gesto di responsabilità, a tutela innanzitutto della persona e, di conseguenza, della politica cittadina. Quella proposta non fu accolta. Oggi, di fronte a queste dimissioni, mentre il giudizio non è ancora stato emesso, facciamo fatica a comprenderne il significato».
Una decisione che segna un passaggio rilevante per l’equilibrio politico del Consiglio comunale di Cuorgnè, destinato ora a ridefinire ruoli e assetti in vista dei prossimi appuntamenti istituzionali ed elettorali.
fr.se.