
Cuorgnè, rapina della fede in oro un’anziana di 85 anni in coma. I carabinieri arrestano un infermiere

Sarebbe un infermiere di 53 anni, in servizio in ospedale di Cuorgnè, ad aver rapinato un’anziana paziente in coma strappandole dall’anulare la fede in in oro. E’ proprio vero che la realtà supera la fantasia. E nell’Italia dei furbetti, dei disonesti, dei corrotti e dei ladri, accade anche che un operatore sanitario abbia adocchiato la fede di matrimonio della donna di 85 anni, potrebbe aver pensato che essendo in coma non le sarebbe più servita e, con l’ausilio di un paio di tronchesine ha tagliato l’anello.
Il rapinatore aveva già fatto in tempo a venderlo al “Compro Oro” di Cuorgnè dove i carabinieri della locale stazione hanno rintracciato il gioiello. Nella mattinata di ieri, martedì 4 luglio, i carabinieri hanno arrestato l’infermiere con l’accusa di ricettazione e rapina. I medici sono intervenuti per cucire con due punti una ferita lacero-contusa all’anulare sinistro della donna causata dalla tronchesina.
Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto che non nasconde la sua estrema riprovazione per un gesto così scellerato: “Ho appreso del vergognoso ed assurdo gesto compiuto ai danni di una nonnina in coma presso il nosocomio di Cuorgnè. Qualora vengano accertate puntuali responsabilità, ho chiesto al Direttore Sanitario dell’Asl To4, con cui mi sono sentito telefonicamente, di mettere in atto le forme sanzionatorie previste. Il mio ruolo non mi consente di esprimermi oltre – conclude il sindaco -, ma credo che la parola vergogna sia il sentimento che tutte le persone civili provano leggendo la notizia”.