05/06/2022

Politica

Cuorgné: petizione per riaprire il Pronto Soccorso. Cane (Lega): “Servono lauree in medicina”

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La raccolta firme promossa dal gruppo consigliare di minoranza “Cuorgnè c’è” che chiede la immediata riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale, sta scatenando, nel mondo politico cuorgnatese un vero vespaio. I firmatari, che hanno inviato il testo della petizione a tutti i Comuni del Canavese e alla Regione Piemonte, chiedono l’immediata riapertura della struttura sanitaria emergenziale. Sul tema interviene con una nota stampa, con toni duri e che non lasciano adito a dubbi sulla sua opinione, il consigliere leghista canavesano Andrea Cane.

“Il foglio che serve al Presidente della Regione, all’Assessore alla Sanità e alla Direzione Generale Asl T04, per riaprire il Pronto Soccorso di Cuorgnè esiste: è una laurea in medicina.
E se non avessimo fatto Ministero, Regione, Asl To4, Assessorati, Comune ed Enti locali afferenti, ogni tentativo per trovare tutte le risposte e le risorse per avere nuovamente attivo il nostro pronto soccorso sarei io a firmare, ma non una petizione, ma le dimissioni dalla carica della sanità che ricopro”.

“Non posso aggiungere molto a quanto spiegato da Elisa Troglia, Assessore alla sanità del Comune di Cuorgnè – continua il Vicepresidente della Commissione sanità della Regione Andrea Cane – oppure su larga scala alle parole dette dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a un convegno dell’Università di Sassari il 23 maggio scorso che riferiva che i problemi delle strutture ospedaliere e del personale sono l’eredità di una errata programmazione, fortemente vincolata dai bilanci”.

“Posso proseguire con Anaao, sindacato dei medici dirigenti – incalza Andrea Cane – che rispetto alla carenza dei medici, entro il 2024, prevede 40mila specialisti in meno nel SSN oppure a Marzio Bartoloni su Il Sole 24 ore del 14 maggio 2022 denunciava che in Italia mancano 20 mila camici bianchi. Con la raccolta firme, il Gruppo Consigliare Cuorgnè C’è, chiede l’immediata apertura h24 del PS – conclude il consigliere Andrea Cane -, posizione legittima se non si trattasse di pura utopia e, non per volere nostro, ma per una mancanza oggettiva di risorse.

Un po’ come quando Aladino chiedeva al genio di diventare un principe. Il sottoscritto, la Direzione Generale dell’Asl TO4 e l’Assessore Icardi siamo ben consapevoli dell’esigenza e garantisco che continueremo a lavorare senza tregua, con il supporto degli enti locali, per raggiungere l’obiettivo della riapertura. Purtroppo, però per il Pronto soccorso di Cuorgnè non serve una firma, ma una laurea in medicina. Se qualcuno ha una fucina di medici specializzati cui accedere ce la indichi. Diversamente è l’ennesimo fumo gettato negli occhi ai cittadini che certamente hanno compreso una emergenza nazionale che attualmente non ha alcuna petizione come soluzione”.

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