
Cuorgnè, nel Cda del Consorzio Ambiente esclusi i grandi comuni dell’Alto Canavese

Con l’elezione, avvenuta nella serata di mercoledì scorso, al termine una seduta fiume, del nuovo consiglio di amministrazione del CCs (Consorzio Canavesano Ambiente) e del quale fanno parte il consigliere comunale di Traversella Marco Puglisi, del sindaco di Colleretto Castelnuovo Aldo Querio Gianetto, del sindaco di Strambino Sonia Cambursano, di Giovanni Tuninetti consigliere comunale di Caluso e del consigliere comunale di Ivrea Maurizio Perinetti, si è consumata la “lunga notte dei coltelli”.
Sonoramente bocciati i comuni più popolosi dell’Altro Canavese: Cuorgnè, Rivarolo, Valperga e Castellamonte. A pesare sul risultato finale delle elezioni del Cda, sono state le divisioni interne nel fronte dei grandi comuni. Il risultato? Il candidato di Rivarolo Nando Ricciardi, proposto dal sindaco Alberto Rostagno, è rimasto fuori dal consiglio di amministrazione del Consorzio (che si occupa della raccolta e lo smaltimento rifiuti di 51 comuni canavesani), dimostrazione concreta dell’incapacità, ancora una volta, di fare quadrato e guardare all’interesse comune. Il centrodestra, invece, ha fatto convergere i suoi voti sul nome di Puglisi. L’esclusione inaspettata del capogruppo di maggioranza del Comune di Rivarolo non esclude il fatto che possa innescare conseguenze pesanti sul delicato equilibrio politico che regola i rapporti tra i diversi comuni non rappresentati nel nuovo consiglio di amministrazione del CCS. Una sorta di resa dei conti dai risultati ancora tutti da verificare. Una cosa appare chiara: il centrosinistra (e questa non è la prima volta) ha dimostrato di non essere in grado di fare fronte comune. E, certamente, non è questo il modo migliore per iniziare a fare sistema, soprattutto nei confronti di una grande realtà amministrativa e politica qual è l’Area Metropolitana.