
Cuorgnè: è morta la pensionata di Salassa di 85 anni alla quale era stata rubata la fede nuziale

La donna di 85 anni in coma è morta e l’operatore socio-sanitario in servizio all’ospedale di Cuorgnè che le aveva rubato, nella mattinata di mercoledì 28 giugno, la fede nuziale dal dito con l’ausilio di una tronchesina, ha rimediato una denuncia per ricettazione e rapina e rischia il licenziamento.
Felicina Cavaletto, residente a Salassa, fortunatamente non si è resa conto dell’oltraggio di cui è stata oggetto e dell’episodio di sciacallaggio di cui è rimasta vittima mentre era priva di conoscenza in un letto d’ospedale. L’autore della rapina, un operatore sociosanitario di 53 anni, residente a Castellamonte, lavora per una società esterna all’Asl To4 convenzionata con l’azienda sanitaria per assicurare il servizio di assistenza ai pazienti ricoverati nel nosocomio.
I primi a nutrire dei sospetti sull’operatore socio-sanitario sono stati i carabinieri grazie alla stretta collaborazione assicurata ai carabinieri della Compagnia di Ivrea, dal personale infermieristico e dalla direzione sanitaria dell’ospedale. La fede nuziale in oro è stata recuperata dai carabinieri della stazione di Cuorgnè in un negozio della catena “Compro-Oro” cittadino.
Oltre tutto, per stappare quell’anello dal dito della paziente in coma, usando una tronchesina, il rapinatore ha procurato alla donna una ferita lacero-contusa all’anulare della mano sinistra che ha richiesto due punti si sutura.
L’episodio di sciacallaggio ha profondamente turbato il personale dell’ospedale e suscitato sdegno nell’intera città. Dura la reazione del sindaco di Cuorgnè Beppe Pezzetto che ha bollato l’episodio come “vergognoso” mentre la direzione generale dell’Asl To4 afferma che si tratta “di un episodio gravissimo. Appena riceveremo comunicazioni ufficiali dalle forze dell’ordine procederemo con i provvedimenti del caso”.
Venerdì 7 luglio alle 15,30, nella chiesa parrocchiale di Salassa, saranno celebrati i funerali di Felicina Cavaletto.