
Cuorgnè in lutto: addio a Danilo Varello, anima del Torneo di Maggio e simbolo della goliardia eporediese
Il Torneo di Maggio alla Corte di Re Arduino perde una delle sue figure più vivaci e rappresentative. La comunità cuorgnatese è in queste ore profondamente scossa dalla scomparsa di Danilo Varello, classe 1961, volto storico della manifestazione e protagonista instancabile della vita associativa cittadina.
Varello era stato vicepresidente della Pro loco – insieme all’attuale sindaca Giovanna Cresto – oltre che consigliere, contribuendo per anni alla crescita e allo spirito della rievocazione medievale che identifica Cuorgnè in tutto il Canavese. Membro della Confraternita dei Beoni di Re Arduino, ne incarnava alla perfezione l’anima goliardica, allegra, coinvolgente.
Il ricordo più sentito arriva dal Gran Cerimoniere Marco Schiopetti, che sulla pagina Facebook della Pro loco ha affidato parole dense di affetto: «Un altro pezzo di storia che lascia il nostro amato Torneo. Danilo è stato socio, consigliere, ma per molti – per me – un amico… un Beone. Abbiamo condiviso momenti spensierati e altri più concitati: le prime gare del Palio dei Borghi, le olimpiadi del Beone, i giochi per i ragazzi del Torneo, le elezioni delle Damigelle Beone… Quando ho vestito i panni di Re Arduino nel 2017, tu sei stato con grande emozione il primo e unico Granceribeone della storia del Torneo. Negli ultimi anni non partecipavi più ai cortei, ma eri sempre lì, con una battuta, una critica costruttiva, una risata contagiosa. Ciao Danilo, grazie per la generosa goliardia che ci hai donato».
Un sentimento condiviso dall’intero mondo del Torneo, come testimonia la nota diffusa dalla Pro loco di Cuorgnè: «Il direttivo e i soci tutti si stringono ai familiari e agli amici di Danilo Varello. Storica figura del Torneo di Maggio, lo ricordiamo con affetto e riconoscenza. Il popolo del Torneo lo saluta con commozione, custodendo il sorriso, la passione e la goliardia che ha saputo regalare a tutti noi».
Con la scomparsa di Danilo Varello, Cuorgnè perde non solo un organizzatore prezioso, ma un pezzo autentico della sua identità medievale e popolare: un uomo capace di trasformare ogni momento in un’occasione di festa, con una risata fragorosa e una pacca sulla spalla che molti non dimenticheranno.
Fr.Se.