
Cuorgnè, grande festa alla Casa di riposo Umberto I per i 106 anni di Antonia “Nita” Enrietto
Tutti in città, la chiamano affettuosamente “Nita”: un diminutivo che le ha evidentemente fortuna se Antonia Enrietto lo scorso sabato 31 marzo ha potuto festeggiare ben 106 anni nella Casa di riposo Umberto I di Cuorgnè della quale è ospite dal mese di gennaio 2009.
Antonia “Nita” Enrietto è conosciuta da tutta Cuorgnè per la sua attività nel settore alimentare. Antonia Enrietto, circondata dall’affetto degli ospiti della struttura, della figlia Maria, dai nipoti e pronipoti, dei dipendenti della Casa di riposo, da Laura Febbraro vicesindaco di Cuorgnè, dell’assessore Lino Giacoma Rosa, dal consigliere comunale Sabrina Mannarino, dai consiglieri di Prascorsano, Luca Perona e Bruna Chialda ha festeggiato un traguardo invidiabile caratterizzato da una lucidità e una simpatia del tutto uniche. Ad allietare la giornata è stata la corale dell’Unitre dell’Alto Canavese.
Il segreto di tanta longevità? Un carattere socievole, empatico, sereno e caratterizzato da una profonda fede religiosa. Eppure la vita di Antonia Enrietto, nata l’otto aprile 1913 si può definire, a dir poco movimentata: dai 17 ai 30 anni ha gestito un negozio di alimentari che ha abbandonato quando, dopo il matrimonio ha rilevato la Cooperativa di Pratiglione, il paese di residenza del marito. Poi, dopo un paio di anni, il trasferimento a Settimo per otto anni per tornare in Canavese e riaprire un esercizio commerciale a Cuorgnè dove ha lavorato fino alla pensione.
Antonia Enrietto è senza dubbio l’esempio vivente della laboriosità del carattere affabile di tanta gente canavesana.