
Cuorgnè: in calo le offerte dei fedeli nella chiesa di S. Dalmazzo. Il parroco: “Rimarremo al freddo”
La parrocchia di San Dalmazzo di Cuorgnè, la più grande della città rischia di rimanere al freddo se i fedeli non si mostreranno più generosi. Don Ilario Rege Gianas ha dovuto fare appello, sulle colonne del bollettino parrocchiale, al buon cuore di chi frequenta chiesa e parrocchia. La riduzione delle offerte è in parte addebitabile al calo dei fedeli alle funzioni religiose officiate nel fine settimana e anche al fatto che le offerte sono meno cospicue rispetto al solito.
Il parroco spiega che nel periodo estivo le donazioni sono scese a 200 euro settimanali. Troppo pochi per assicurare una buona gestione della parrocchia e della chiesa di San Dalmazzo e soprattutto per riscaldare convenientemente l’edificio religioso. Numeri alla mano, spiega il dacerdote, la gestione della chiesa costa circa 6mila euro all’anno: una cifra che in gran parte è coperta appunto da offerte e donazioni di privati.
Complice forse la crisi, durante la questua vengono raccolti centesimi e non euro: cifre esigue che non serviranno a riscaldare la chiesa. Il parroco, in calce all’articolo precisa di non voler mettere tariffe sulla celebrazione dei sacramenti come accade in altre diocesi e rammenta come vi sia un precetto che invita i fedeli a partecipare alle necessità della chiesa.
Se le monetine lasceranno posto a offerte più sostanziose, bene. Altrimenti ci si dovrà recare alle funzioni religiose con paltò e giacche a vento.