
Crolla un balcone in cantiere nel Ciriacese: operaio in nero ferito gravemente, tre denunciati per falso incidente stradale
Hanno inscenato un finto ritrovamento su un prato per nascondere un infortunio sul lavoro avvenuto in un cantiere edile. È l’accusa che i Carabinieri della Compagnia di Ciriè muovono a tre persone – una coppia di coniugi di 48 e 46 anni e il direttore dei lavori, 48enne – denunciate per lesioni personali colpose, abbandono di persona incapace, omissione di soccorso e numerose violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro previste dal D.Lgs. 81/2008.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Ivrea, sono scattate dopo il rinvenimento di un uomo ferito in località Roboronzino, a Ciriè. I due coniugi avevano riferito di aver notato, il 7 agosto scorso, un muratore 46enne di origine rumena riverso su un prato e di aver chiamato i soccorsi.
Le verifiche dei militari hanno però ricostruito un’altra versione: l’uomo, assunto in nero, stava lavorando sul balcone di un immobile di proprietà della coppia quando la struttura ha ceduto, facendolo precipitare. Nella caduta è stato colpito da macerie e ferri piegati e spezzati dal crollo, riportando gravi ferite.
Invece di allertare immediatamente il 118 sul luogo dell’incidente, i due avrebbero caricato il ferito in auto e lo avrebbero lasciato in un’area isolata, per poi chiamare i soccorsi simulando un ritrovamento casuale. Sul posto, poco dopo, è arrivato anche il direttore dei lavori, coinvolto a sua volta nell’inchiesta.
L’operaio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Ciriè, dove si trova in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e verificare il rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere al momento dell’incidente.