30/05/2024

Cronaca

Crack Asa: a giugno si torna in tribunale. E i Comuni temono di dover pagare 9 milioni di debiti

Canavese

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Crack Asa: a giugno si torna in tribunale. E i Comuni temono di dover pagare 70 milioni di debiti

La lunga battaglia legale riguardante i debiti del consorzio Asa entra in una nuova fase critica. Dopo oltre un decennio di controversie, la Corte di Cassazione ha emesso un pronunciamento che riporta la questione in aula, lasciando irrisolte numerose problematiche sul diritto di credito di Asa. Il consorzio, originariamente istituito per la gestione dei rifiuti nel Canavese occidentale, si è trovato ad affrontare un passivo di circa settanta milioni di euro, estendendo nel tempo le sue attività a settori quali scavi, acquedotti, centri fieristici, servizi di vigilanza e gestione di case di riposo.

Il nodo centrale del dibattito giuridico si concentra sulle responsabilità finanziarie degli enti locali partecipanti, che nel 2016 furono condannati a coprire perdite per circa 37 milioni di euro, accumulate tra il 2009 e il 2013. Tuttavia, le decisioni della Corte d’Appello nel 2018 e nel 2019 hanno alleggerito il fardello dei Comuni, riducendo il debito a circa 9 milioni di euro, corrispondenti alle perdite del biennio 2008-2010.

Nonostante l’ultima ordinanza della Corte di Cassazione, la disputa rimane aperta, con questioni pendenti sull’esistenza e l’ammontare dei crediti di Asa. Di fronte a tale incertezza, i Comuni hanno optato per continuare la resistenza in Appello, in attesa di un nuovo giudizio previsto per i prossimi giorni, come stabilito dalla Cassazione, che ha fissato una data limite per l’attivazione del procedimento al 14 giugno 2024.

La lista dei Comuni coinvolti è ampia e comprende Valperga, Cuorgné, Valchiusa, Traversella, Vidracco, Vistrorio, Baldissero Canavese, Rueglio, Brosso, e diverse Unioni montane, tra cui Alto Canavese, Gran Paradiso, Valle Sacra, Valchiusella, Val Gallenca, Valli Orco e Soana, oltre a Bairo, Bosconero, Busano, Ciconio, Favria, Feletto, Lusigliè, Oglianico, Ozegna, Pertusio, Rivarolo Canavese, Rivarossa, Salassa, San Ponso.

Questa intricata rete di entità locali riflette la complessità della situazione e l’importanza di una risoluzione equa e definitiva che possa chiudere questo capitolo prolungato della giustizia amministrativa.

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