
Covid: da lunedì 12 aprile la provincia di Torino tornerà in zona arancione. Riaprono i negozi e scuole

Gli esperti e gli epidemiologi dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, convocati per le 13,00 di oggi sabato 10 aprile dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno deciso: da lunedì 12 aprile anche Torino e Provincia (Canavese compreso) torneranno in zona arancione, ad eccezione della provincia di Cuneo che cambierà colore il prossimo mercoledì.
L’analisi tecnica dell’andamento epidemiologico ha infatti indicato che il valore dell’incidenza, ovvero il numero di persone contagiate su 100 mila abitanti, a Torino è già sceso in queste ore sotto la soglia di allerta di 250 casi (alla rilevazione di oggi 226.9). La relazione è stata già trasmessa dalla Regione al ministro della Salute Roberto Speranza.
Da lunedì 12 aprile scatterà il disco verde per tutte le attività commerciali che il passaggio alla zona rossa avevano dovuto sospendere l’attività. Riapriranno anche parrucchieri ed estetisti e torneranno gli ambulanti non alimentari nei mercati. E, cosa non meno importante, non sarà più necessaria l’autocertificazione per spostarsi da un comune all’altro.
Il passaggio alla zona arancione consentirà agli studenti di partecipare alle lezioni scolastiche in presenza al 100% fino alla terza media e al 50% per le superiori in tutto il Piemonte, ad eccezione della provincia di Cuneo.
“Il ritorno in zona arancione è un segnale importante e anche i dati della pressione ospedaliera mostrano finalmente una progressiva riduzione dei ricoveri sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi -. Ma il numero complessivo dei contagi e dei ricoveri resta comunque alto, così come lo sono drammaticamente le vite e gli affetti che il Covid si sta portando via. Per cui oggi più che mai riaprire non significa abbassare il nostro livello di attenzione e prudenza, ma al contrario alzarlo ancor di più”.