
Coronavirus: città a rischio chiusura. Nuova stretta sui negozi. Stop alla circolazione tra le regioni

L’accelerazione (prevedibile del resto) dei contagi di Coronavirus e di ricoveri in tutta Italia ha convinto il premier Giuseppe Conte a varare tra domani, lunedì 2 o al più tardi martedì 3 novembre, un nuovo Dpcm ancora più stringente di quello attualmente in vigore. Stando a quanto anticipa il quotidiano economico Il Sole 24 ore, il governo, per scongiurare un altro devastante lockdown (l’ultima spiaggia sulla quale il Premier vorrebbe approdare), la maggioranza di governo e il Comitato Tecnico-Scientifico stanno lavorando a nuove limitazioni alle aperture dei negozi e a una brusca frenata agli spostamenti tra le regioni.
È molto probabile che i governatori possano applicare chiusure totali di due o tre settimane laddove l’indice Rt è più alto. Nel novero della città interessate potrebbero esserci Milano, Napoli, Genova e Torino, alcune aree del Veneto e alcune regioni meridionali, Campania per prima.
I nodi gordiani che il governo deve sciogliere sono molteplici: la scuola che proseguirà, almeno per quanto concerne le scuole superiori con la didattica a distanza e il distanziamento sui trasporti pubblici per evitare dannosi assembramenti e quello delle chiusure localizzate dove il rapporto tra contagiati e decessi è particolarmente elevato.
Tra oggi, domenica 1° e domani, lunedì 2 novembre, saranno definite le linee guida del nuovo Dpcm. Non si esclude a priori di anticipare il coprifuoco dalle 23,00 alle 18,00.