
Tratta ferroviaria Torino-Ceres. Il consigliere Alberto Avetta (Pd): “Disagi almeno fino al 2023”

“Fino al gennaio 2023, quando saranno completati i lavori per il passante ferroviario e per il ponte sulla Stura, ed entrerà così in funzione il collegamento tra le valli di Lanzo con il centro cittadino, Porta Susa e l’alta velocità, gli utenti dovranno avere pazienza e sopportare disagi e disservizi” questa è in sintesi, la risposta fornita dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi all’interpellanza presentata in Consiglio regionale del consigliere canavesano del Pd Alberto Avetta, con la quale sollecitava azioni specifiche da parte della Regione Piemonte per dare risposta alle critiche e alle preoccupazioni avanzate da pendolari, sindaci del territorio ed Uncem.
“Auspichiamo quanto meno che si provveda realmente e rapidamente a introdurre dei correttivi per migliorare la situazione. È necessario programmare ora per non farsi trovare impreparati all’aumento degli spostamenti, che avverrà nei prossimi mesi, con la riapertura di scuole, servizi e attività varie” afferma il consigliere regionale Avetta, a margine del dibattito in Consiglio regionale. L’esponente politico sottolinea come la linea ferroviaria Sfma Torino-Ceres e la Strada provinciale 1 sono le sole grandi infrastrutture di collegamento tra le Valli di Lanzo e Torino.
“Tagli alle corse e modifiche agli orari rendono molto complicato per gli utenti spostarsi verso Torino, e il numero di bus sostitutivi non sempre è sufficiente, infatti si sono verificati sgradevoli episodi con malcapitati abbonati lasciati a piedi a causa dei limiti di capienza – conclude il consigliere Alberto Avetta -. Chi vive nelle vallate piemontesi merita rispetto, e ha diritto a che gli siano garantiti servizi essenziali, a cominciare dal trasporto pubblico. Una Regione come il Piemonte dovrebbe avere molto a cuore la qualità della vita dei piemontesi che vivono nel territorio alpino, gente proverbialmente paziente ma di questa pazienza sarebbe bene non abusare”.