
Ciriè: studente finse di essere morto per vendere magliette sul web. La scuola deciderà se punirlo

Sarà un Consiglio d’istituto straordinario a stabilire se lo studente ciriacese che aveva postato la notizia della sua morte su Facebook salvo poi affermare che si trattava di uno scherzo finalizzato alla vendita online delle magliette che produceva, sarà passibile o meno di una sanzione disciplinare.
Il caso è delicato e controverso perchè l’accaduto ha avuto luogo al di fuori dell’istituto scolastico che il ragazzo frequenta e che quindi non ha compromesso in buon nome della scuola. A conti fatti la macabra fake news ha sostanzialmente danneggiato il minorenne e la famiglia che ha dovuto fare i conti un uno spavento inutile.
D’altro canto la scuola ha già fatto il suo dovere rimproverando pesantemente l’adolescente per fargli comprendere la gravità della sciocchezza commessa. Il Consiglio d’Istituto si esprimerà comunque a brave nei prossimi giorni.
L’episodio ripropone il sempre attualissimo tema dell’uso improprio dei social network e la mancanza di cultura sull’utilità e sull’impatto psicologico che gli strumenti di comunicazione di massa posseggono.