
Ciriè: il neonato piange e il padre lo colpisce sul viso con un sacchetto di pane. 27enne a processo

Il neonato piangeva ma il padre era così nervoso che non ha avuto alcuna remora nel colpirlo al volto: è un’altra vicenda di maltrattamenti in famiglia che approda nelle aule del tribunale di Ivrea. Il pubblico ministero ha chiesto per l’uomo una condanna a due anni e quattro mesi di reclusione. E’ accaduto nel 2916 a Ciriè. Il giovane, esasperato dal pianto del proprio figlio, in un’occasione gli avrebbe tirato un sacchetto del pane in pieno visto per indulro a tacere.
L’atto violento ha costretto la madre del bimbo a trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale. Alla sbarra è comparso un uomo di 27 anni, impiegato in un’azienda del Ciriacese: è accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Il processo penale ha evidenziato come la coppia di giovani stesse attraversando un periodo di conflittualità che neanche la nascita del bimbo ha fatto scomparire.
La donna ha raccontato che spesso il compagno tornava a casa la sera in preda ad un nervosismo incontrollabile che creava una tensione che sfociava inevitabilmente in continui litigi: in un caso il giovane ha puntato un coltello alla gola della ragazza.
Ma quando l’uomo ha scagliato il sacchetto del pane sul volto del neonato, la donna si è recata, uscita dal pronto soccorso con il bambino, nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia. Un gesto che avrebbe sancito una salutare separazione. La sentenza del giudice è prevista per il prossimo venerdì 30 marzo.