
Ciriè, perde il cellulare e aggredisce il carabiniere che voleva restituirglielo. Denunciato un operaio

L’accusa è pesante: lesioni personali aggravate, violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Un operaio di 37 anni è finito nei guai per aver aggredito e minacciato di morte senza motivo i carabinieri che lo avevano fermato per restituirgli il telefono cellulare che aveva perso. E’ accaduto nella serata di ieri, intorno alle 19,00 a Ciriè. L’uomo, residente in città, si trovava in sella alla sua bicicletta in via Robassomero. I carabinieri si erano accorti che l’uomo aveva perso il suo cellulare e gli si sono avvicinati per restituirglielo. La reazione dell’operaio, che soffre di disturbo bipolare, una grave forma depressiva, ha iniziato ad inveire, senza alcun motivo, scagliandosi contro un appuntato e spingendolo con estrema violenza.
“Ti ammazzo!” avrebbe anche gridato nel corso dell’aggressione. I militari lo hanno immobilizzato e riconosciuto. L’operaio è attualmente in cura al Centro di Salute Mentale di Ciriè. Non pago, l’aggressore ha colpito violentemente l’appuntato, sferrandogli un pugno suo naso e un calcio al ginocchio. Sul luogo sono intervenute altre due pattuglie della Tenenza di Ciriè. L’uomo è stato fermato e accompagnato all’ospedale di Ciriè dove è stato ricoverato nel reparto psichiatrico.