Ciriè: l’ex fidanzato la picchia per l’ennesima volta e lei lo denuncia dopo due anni di violenze

27/09/2024

Ciriè: l’ex fidanzato la picchia per l’ennesima volta e lei lo denuncia dopo due anni di violenze

Dopo due anni di silenzi e sofferenze, una donna di 33 anni residente a Ciriè ha trovato la forza di denunciare il suo ex fidanzato, ponendo fine a un lungo incubo fatto di minacce, percosse e intimidazioni. La vittima, che per mesi ha vissuto nel terrore di ritorsioni, ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri dopo l’ultimo episodio di violenza avvenuto pochi giorni fa sotto casa sua.

Il suo aggressore, un operaio di 36 anni, ha perso il controllo e l’ha assalita brutalmente, tanto da rendere necessario l’intervento dei soccorsi. La donna è stata trasportata all’ospedale, dove i medici hanno riscontrato diverse contusioni, tra cui una vistosa ecchimosi alla fronte. Fortunatamente, le sue condizioni non sono gravi, ma l’accaduto ha rappresentato l’ultima goccia che ha spinto la vittima a rivolgersi alle forze dell’ordine.

La denuncia e l’attivazione del codice rosso

Quando la donna si è presentata ai carabinieri per raccontare ciò che aveva vissuto, ha ripercorso una lunga serie di episodi di violenza iniziati dopo la fine della loro relazione. Minacce di morte, aggressioni fisiche e continue pressioni psicologiche l’avevano costretta a vivere in un costante stato di paura, senza mai trovare il coraggio di chiedere aiuto. Ma questa volta è stato diverso. Dopo l’aggressione subita e il successivo ricovero, la trentatreenne ha deciso di rompere il silenzio, affidandosi alle autorità.

I carabinieri hanno immediatamente attivato il codice rosso, un protocollo introdotto nel 2019 per garantire un intervento tempestivo a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Tale misura consente di accelerare le indagini e attuare provvedimenti restrittivi urgenti nei confronti dell’aggressore, limitando il rischio di ulteriori abusi o ritorsioni.

Probabili misure cautelari in arrivo per l’aggressore

L’uomo, che finora non aveva precedenti penali, è ora sotto indagine e per lui potrebbe essere presto disposto un divieto di avvicinamento alla vittima, una delle misure cautelari previste dal codice rosso. Se confermato, gli sarà vietato non solo di avvicinarsi alla donna, ma anche di contattarla in qualsiasi forma, inclusi messaggi, chiamate e social network. Nel caso di violazione di queste restrizioni, le conseguenze legali sarebbero immediate e severe, con la possibilità di un inasprimento delle sanzioni.

Un appello al coraggio e alla denuncia

L’episodio di Ciriè è purtroppo solo uno dei tanti casi di violenza di genere che ogni anno si verificano nel nostro Paese. Tuttavia, la scelta della vittima di denunciare rappresenta un segnale importante. Nonostante i timori e le pressioni, la donna ha deciso di uscire dall’ombra, fidandosi delle istituzioni e delle misure di protezione messe a disposizione dalla legge.

Il caso mette in luce l’importanza di sensibilizzare le vittime di violenza affinché trovino il coraggio di chiedere aiuto. Grazie al codice rosso e a una rete di supporto sempre più capillare, il sistema di protezione è in grado di intervenire in tempi rapidi per evitare che le aggressioni si ripetano, offrendo alle vittime un percorso di sicurezza e recupero.

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