
Ciriè, giallo in via Taneschie: trovato senza vita un agricoltore 76enne di San Carlo Canavese

Il ritrovamento del corpo senza vita di un uomo di 76 anni, avvenuto nella tarda mattinata di domenica 8 giugno 2025 in via Taneschie, è oggetto un’indagine da parte dei carabinieri della stazione di Ciriè. Il cadavere è stato rinvenuto all’interno di una bealera, all’altezza di un vecchio mulino, da alcuni passanti che hanno immediatamente allertato i soccorsi.
La vittima, un agricoltore residente a San Carlo Canavese, era una figura conosciuta nella zona. Secondo le prime analisi condotte dai militari e dal medico legale, non sarebbero emersi segni di violenza sul corpo, né elementi riconducibili a un’aggressione. Tuttavia, gli inquirenti mantengono aperte tutte le ipotesi, sebbene la pista più accreditata al momento sia quella di un gesto volontario.
L’attenzione degli investigatori si concentra ora su due fronti: da un lato la ricostruzione degli ultimi spostamenti dell’uomo, dall’altro l’analisi di eventuali messaggi o segnali premonitori lasciati prima della tragedia. È in corso l’esame dei dispositivi personali e la raccolta di testimonianze da parte di familiari, amici e vicini, per cercare di definire il contesto psicologico e personale in cui maturato il fatto.
Le condizioni del luogo del ritrovamento, l’orario e la posizione del corpo sono al vaglio della scientifica, che sta lavorando per escludere eventuali anomalie o dinamiche inconsuete. Nonostante l’assenza apparente di indizi legati a terze persone, la Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo conoscitivo per chiarire ogni dettaglio.
Nel frattempo, la comunità di San Carlo Canavese è sotto shock. Il 76enne era conosciuto per la sua riservatezza e per l’impegno nel lavoro nei campi. Nessuno, al momento, riferisce di segnali preoccupanti nei giorni precedenti.
L’attività investigativa prosegue nelle prossime ore con ulteriori rilievi e con l’autopsia, che potrà fornire elementi utili per stabilire con esattezza le cause e i tempi del decesso.