
Chivasso, strepitoso successo per “Le voci di dentro” di Eduardo: la Compagnia Avalon conquista il pubblico
Grande partecipazione e applausi calorosi al Teatro Civico di Chivasso, dove sabato 29 novembre è andata in scena la commedia Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, rappresentata dalla pluripremiata Compagnia Avalon di Battipaglia nell’ambito della nona edizione del Concorso Internazionale di Teatro. La sala gremita e la qualità dell’interpretazione hanno confermato ancora una volta come la rassegna chivassese sia oggi tra le più rilevanti a livello nazionale.
La pièce, tra le più intense e profonde del repertorio eduardiano, ha portato sul palco una storia sospesa tra sogno, dubbio e inquietudine morale. Alberto Saporito, interpretato da Gerry Petrosino, denuncia insieme al fratello Carlo l’omicidio dell’amico Aniello Amitrano, di cui non si hanno più notizie, accusando i vicini di casa: la famiglia Cimmaruta. L’intervento della polizia però ribalta tutto: nell’abitazione non emergono prove e Alberto, travolto da un senso di smarrimento, comprende gradualmente di aver solo sognato il delitto.
Da questo punto si innesca un intreccio grottesco di sospetti, ammissioni e contraddizioni. I Cimmaruta, resi sospettosi tra loro, finiscono per insinuare dubbi reciproci e tentare di carpire ad Alberto informazioni inesistenti. Nel frattempo Carlo approfitta della situazione per sottrarre al fratello parte dei suoi beni, mentre l’anziano zio Nicola si spegne, lui che aveva scelto come unico linguaggio la comunicazione silenziosa fatta di botti e fuochi d’artificio. Alberto rischia persino l’arresto per reticenza, mentre attorno a lui prende forma un clima ostile che lascia intuire la volontà di eliminarlo. Solo il ritorno improvviso di Amitrano ribalta la vicenda e consente al protagonista di scagliare, finalmente, il proprio sdegno contro l’ipocrisia e l’immoralità quotidiana, contro coloro che hanno creduto possibile il delitto e tentato prima di manipolarlo e poi di metterlo a tacere.
Sul palco hanno dato vita alla complessa coralità del testo Assunta Marino (Rosa Cimmaruta), Giulia Sielo (Maria), Pasquale Galdi (Michele), Ilaria Sielo (Matilde Cimmaruta), Domenico Di Lascio (Pasquale Cimmaruta), Salvatore Illeggittimo (Carlo Saporito), Gerry Petrosino (Alberto Saporito), Valter Granese (Brigadiere), Raffaele Cavaliero (Luigi Cimmaruta), Simona De Vita (Elvira Cimmaruta), Giuseppe Di Pasca (Capa D’Angelo), Gerardina Tesauro (Teresa Amitrano) ed Eduardo Di Lorenzo nel ruolo di Aniello Amitrano.
Un lavoro intenso, magistrale, capace di restituire al pubblico il sarcasmo tagliente e la profondità morale dell’opera di De Filippo, con interpretazioni misurate e coinvolgenti.
A margine della serata, l’assessore alla Cultura di Chivasso, Gianluca Vitale, ha sottolineato l’alto valore dello spettacolo e il crescente entusiasmo che circonda la rassegna teatrale cittadina, rimarcando come il teatro a Chivasso sia oggi più vivo che mai e continua ad attirare un pubblico sempre più numeroso e partecipe.
Il Concorso Internazionale di Teatro prosegue con la consapevolezza rafforzata di essere un punto di riferimento per le compagnie italiane e per gli spettatori, offrendo occasioni culturali capaci di emozionare, far riflettere e rinsaldare il legame tra la città e il Grande Teatro.
Francesco Sermone