
Chivasso: si è costituito Bruno Trunfio condannato in via definitiva nel processo “Minotauro”

CHIVASSO – Si è costituito nel pomeriggio di martedì 17 maggio nel carcere di Voghera. La sua latitanza è durata qualche giorno. Poi ha deciso di presentarsi e scontare la condanna a sette anni di reclusione confermata lo scorso giovedì 12 maggio dalla Corte di Cassazione che si è espressa sui ricorsi presentati sul “Processo Minotauro”. Per la legge, Bruno Trunfio, 46 anni, ex assessore all’Edilizia del Comune di Chivasso con il sindaco Andrea Fluttero ed ex vicesegretario dell’Udc chivassese, faceva parte della “locale” di Chivasso con la dote di “trequartino”.
La conferma delle condanne di primo e secondo grado, accoglie sostanzialmente l’impianto accusatorio imbastito dalla procura di Torino e sancisce la partecipazione di Bruno Trunfio alla ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale calabrese che, negli anni, è riuscita a estendere in suoi tentacoli non solo in tutta Italia ma anche in Europa e nell’America Latina. Dopo il pronunciamento della Suprema Corte, Trunfio si era dileguato. I carabinieri non lo hanno trovato a Chivasso e neanche a Torrazza Piemonte dove abita. Tantomeno in Liguria dove gestisce alcune attività. Neanche i suoi avvocati, Cosimo Palumbo e Carlo Maria Romeo avevano idea di dove il loro assistito potesse trovare.
E pensare che tutto sommato la pena da scontare non era delle più pesanti rispetto a quelle inflitte a parecchi altri imputati nello stesso processo.